mercoledì, settembre 27, 2006
- Leggende delle dolomiti 18a - i figli del sole: Elba
A oriente di Canàzei v'era un piccolo lago nel quale si specchiava il monte Vernèl. Un lago misterioso con l'acqua chiara e fredda, come l'argento liquefatto, tanto che si parlava di un tesoro di argento e si vedevano i nani arrampicarsi sulle rive o nuotarci. In una piccola ansa v'era una barca sdrucita, che faceva acqua da tutte le parti, ma a volte, a mezzogiorno, una sconosciuta vestita di bianco vi saliva e remava per il lago. Nessun sapeva come facesse, ma si vedeva di rado perchè veniva nell'ora in cui tutti andavano a pranzo. Una vecchietta che tagliava l'erba e lavorava anche a quell'ora riuscì ad avvicinarla e chiederle di lei. La ragazza disse di chiamarsi Elba e di essere una figlia del Sole. La vecchia corse a raccontarlo a tutta la gente di Canàzei, dicendo che era di grande bellezza e da maniere nobili da principessa, così destò l'interesse di un re, che aveva regno dal bosco di Pecedàz fino al monte Malignòn. Egli era vedovo e la chiese in sposa ma lei aveva sentito parlare della sua crudeltà e rifiutò. Per tutto l'autunno e l'inverno non fu vista più, ma tornò in primavera. Conobbe il più povero pastore di Canàzei che pascolava lì il suo gregge. Un pastore che avevano scovato, ancor bimbo, in una tana di volpe e avevano quindi chiamato Bolpìn. La vecchia si accorse della simpatia tra i due e iniziò a tesser le lodi di lui, dicendo che doveva esser figlio di una buona famiglia del paese dei Cajùtes con un padre che per gelosia uccise la moglie e abbandonò il figlio. Elba fu impressionata dalla storia e volle portar un po di luce nella vita di lui. ben presto si sposarono e abitarono in una capanna sulla riva del lago. Solo un anno felice trascorse, perchè il re lo seppe e andò con una schiera armata. Invano Elba chiese pietà, mostrandogli anche il bimbo di solo 1 mese. Uccisero Bolpin e portarono via lei col bimbo, rinchiudendoli nella torre del castello. Solo dopo 3 anni il re la chiamò e le chiese se ora volesse diventar regina. Lei rispose che preferiva la prigione a vita, piuttosto che esser moglie di un assassino. -se il padre è stato tra le volpi, il figlio può star coi cani!- sentenziò il re e mandò il figlio a vivere coi cani, mentre lei fu rinchiusa in un carcere più buio e stretto. Gli scudieri iniziarono a chiamarlo quindi Cian Bolpìn (cane volpino). Passò del tempo ma il re poteva solo infuriarsi perchè Elba si adattava alla situazione..allora la chiamò di nuovo a sè -decidi una volta per tutte! o diventi regina e crescero' tuo figlio come principe, o torni in cella per sempre e abbandono tuo figlio nel bosco!- messa alle strette Elba acconsentì ma da quel giorno fu triste e, nonostante libera, quando veniva il sole passava le giornate nella prigione, parlandogli come si parla a un essere umano, chiamandolo "Soreghina" (figlio di Sole). Un giorno disse al re -quando tornerà l'estate avrai un tuo figlio. ma rinuncerai a me- Nacque una bimba che la madre chiamò Soreghina, ma il giorno dopo parlò di nuovo al re -la mia vita terrestre è finita e io torno nel Sole, ma i miei figli devo lasciarli qui. Se tu tratti bene mio figlio, anche Soreghina starà bene.Se lo frai soffrire io manderò dal regno dei morti la Mezzanotte silenziosa, che porti via tua figlia- Elba morì ma le buone intenzioni del re durrono poco. Osservava con dispetto come il ragazzo era sempre più forte e vigoroso mentre Soreghina cresceva debole. Un giorno preso da rabbia nel saper la figlia ancor una volt malata alzò il frustino su Cian Bolpìn e lo cacciò nel bosco.
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